“Come sarebbe bello, nelle situazioni difficili, non abbandonarsi più alla paura, non agitarsi, ma affrontare il pericolo o i disagi con calma, con autocontrollo, senza batticuore o, peggio, bagni di sudore, notti in bianco e un continuo rimurginare. Nessuna angosciosa sensazione di paura, ma energia, freschezza, serenità di giudizio: ecco che cosa si può ottenere con il training autogeno, che inoltre può portare a un atteggiamento diverso nei confronti della vita”Gisela Eberlein, psichiatra tedesca
Vi piacerebbe imparare a rilassarvi semplicemente utilizzando il vostro corpo e la vostra mente? Imparare a combattere lo stress, l’ansia, i disturbi del sonno…ed anche problematiche di tipo fisico come il dolore cronico, l’emicrania?
Forse allora
il training autogeno può fare al caso vostro!
In questo articolo vi spieghiamo
cos’è e come funziona e per quali situazioni è più indicato.
Che cos’è e come funziona il training autogeno
Il training autogeno è un metodo creato dal neurologo e psichiatra berlinese J.H. Schultz nel 1932 e da allora ha avuto moltissime applicazioni in tanti campi.
Consiste principalmente nell’esercitarsi a raggiungere una condizione di calma e di rilassamento che porta ad uno stato di distensione degli organi e degli apparati interni.
Si tratta, in altre parole, di uno strumento attraverso il quale è possibile
autocostruirsi un’isola di benessere e di rilassamento, uno spazio di armonia e serenità nel quale rifugiarsi ogni qualvolta ne sentiate la necessità. Il tutto semplicemente restando a casa vostra ed usando quale strumento la vostra mente ed il vostro corpo.
La definizione letterale di training autogeno è “addestramento che si genera da sé”.
Praticarlo significa imparare a svolgere, dapprima con l’aiuto di un operatore e in seguito da soli,
una serie di esercizi strutturati, il cui utilizzo aiuta a ridurre lo stress intervenendo sulle varie tensioni muscolari, migliorando la funzionalità degli apparati cardiocircolatorio, respiratorio, muscolare e la regolazione del ritmo sonno-veglia.
Ogni esercizio si svolge per mezzo delle cosiddette formule o frasi standard, brevi espressioni che sintetizzano la natura delle sensazioni da evocare e che ne favoriscono l’affiorare.
Queste formule, così come gli
esercizi di base previsti, sono:
- Calma, appoggio e rilassamento
- Peso
- Calore
- Cuore
- Respiro
- Plesso solare
- Testa
A questi possono aggiungersi degli esercizi più specifici a seconda della situazione sulla quale si desidera lavorare.
Attraverso questo addestramento diviene possibile acquisire una maggiore conoscenza e sicurezza di sé, sfruttare al meglio le proprie energie e sviluppare uno stato di benessere che incrementa il rendimento psicofisico e questo può aiutare a migliorare le proprie prestazioni professionali, scolastiche, sportive, artistiche. Per questo motivo, oggi viene utilizzato in ambito sportivo, educativo, socio-sanitario ed aziendale.
Grazie al training autogeno è possibile agire sulle funzioni del sistema nervoso vegetativo e sulle situazioni in cui la tensione psichica e somatica ha un ruolo rilevante, favorendo l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico piuttosto che quello simpatico.
E tutto questo senza l’utilizzo di alcun farmaco o sostanza.
Attraverso la pratica, quindi, grazie al training autogeno potete imparare a gestire le emozioni e filtrare ed attenuare il vostro stato emotivo, migliorando la vostra capacità di vivere le emozioni a livello corporeo, ascoltando i preziosi segnali che il vostro corpo quotidianamente vi invia.
La cosa importante è che
una volta che l'avete appreso è possibile metterlo in pratica da soli, in qualsiasi momento della giornata ed in qualsiasi condizione. Inoltre, le modificazioni avvenute nel vostro modo di rispondere agli eventi continueranno in modo permanente, anche senza che ce ve ne accorgiate.
I benefici e l’efficacia del training autogeno
Adesso che avete qualche informazione in merito a cos’è e come funziona potreste chiedervi
se il training autogeno funziona davvero.
A questo proposito è importante chiarire che il training autogeno non ha nulla a che fare con la magia: non è un rimedio miracoloso, o una suggestione, un’ideologia o una religione, ma un metodo scientifico di autodistensione da concentrazione passiva che può fornire un valido aiuto nella vita di ogni giorno.
Sin dalla sua nascita questo metodo scientifico è stato valutato come una valida opzione di trattamento verso determinate condizioni fisiche come, per esempio,
problemi relativi al sonno, dolori articolari (mal di schiena, ecc.), mal di testa, oltre che per problematiche legate allo stress, per l’ansia e gli attacchi di panico.
L’efficacia del training autogeno è supportata anche dalla scienza.
Sono diversi gli studi effettuati che confermano che il training autogeno è in grado di aiutare chi ha problemi di origine emotiva e psicologica.
Solo per fare qualche esempio e senza volere approfondire qui tutti i vari risvolti scientifici: studi hanno dimostrato la riduzione dello stress in donne con problematiche di fertilità ed un notevole miglioramento della loro capacità di concepire; ne è stata dimostrata l’efficacia nel ridurre gli stati d’ansia, nella gestione dell’emicrania, nel miglioramento del benessere cardiaco.
Le persone con le quali lo abbiamo sperimentato direttamente
hanno riportato notevoli benefici sotto vari punti di vista e, in generale, un positivo senso di benessere e rilassamento.
Noi di PsicoRoma lo pratichiamo abitualmente su noi stessi ed è uno strumento che è entrato a far parte della nostra routine per prenderci cura di noi e migliorare la nostra qualità di vita.
Le applicazioni del training autogeno
In generale il training autogeno può essere utilizzato da tutti coloro i quali desiderano raggiungere uno stato di benessere e rilassamento ed è particolarmente indicato per:
- Dipendenza da fumo
- Stress
- Disturbi del sonno
- Disturbi d’ansia
- Disturbi dell’alimentazione e della digestione
- Disturbi dell’apparato cardiocircolatorio
- Disturbi della respirazione (asma)
- Disturbi degli organi addominali e problematiche gastrointestinali
- Cefalea ed emicrania
- Problematiche sessuali
- Malattie della pelle
- Malattie croniche
- Onicofagia, bruxismo, balbuzie
- Preparazione al parto
Il training autogeno può essere applicato anche ai bambini (di questo parleremo in un prossimo articolo del nostro blog).
Come si impara ad utilizzare il training autogeno
Se siete arrivati a leggere fino a qui probabilmente sarete interessate/i a sapere come si fa ad imparare questa preziosissima tecnica.
E’ possibile apprendere i vari esercizi, singolarmente o in gruppo, con il supporto di un operatore qualificato (che sia uno psicologo o un medico appositamente formato).
Di solito, ci si incontra una volta ogni due settimane, per un totale di 10 incontri, ed ogni incontro è dedicato all’apprendimento di un esercizio. Tra un appuntamento e l’altro è importante esercitarsi a casa, dedicando alla pratica almeno 15 minuti al giorno.
In questo modo, chiunque può imparare ad autoindursi uno stato di rilassamento e benessere, che dura nel tempo.
Avviare il proprio percorso di training autogeno con PsicoRoma
Adesso conoscete “i segreti” del training autogeno, avete delle idee rispetto alla sua efficacia e delle informazioni in merito alle situazioni in cui può essere particolarmente indicato.
Se pensate che questo strumento possa fare al caso vostro,
non vi resta che provarlo!
Scriveteci a info@psicoroma.net per avere maggiori informazioni, chiarire i vostri dubbi e soprattutto per prenotarvi alle prossime giornate di presentazione dei
corsi di gruppo a breve in partenza a Roma oppure per fissare un colloquio per dare avvio al vostro percorso individuale.